Retail: stop agli scontrini, con l’app è possibile averlo digitale
Cosa significa innovare? Crescere? Cambiare?
In scenari interconnessi dove “fare cose nuove” diventa sempre più difficile e alle volte costoso, a causa della intensa stratificazione tecnologica a cui abbiamo assistito, a tutti i livelli, negli ultimi anni, la risposta più efficace diventa: “fare cose tradizionali, in modo diverso”.
La sostenibilià, un tema non secondario
Il tema della sostenibilità, non solo ambientale, ma anche e soprattutto economica nel retail, non è secondario. La reputazione di cui godono o on godono i brand ha impatti importantissimi sul mercato, e la questione legata al turnover del personale ed ai costi di gestione degli store è sul tavolo dei decision maker da diversi anni.
Mentre molti player del settore interpretano il cambiamento come mera risposta ad un bisogno odierno, con un dibattito giocato tra uno scontrino più piccolo, per sprecare meno carta, ed uno con carta riciclabile e così via, il gruppo spagnolo Inditex, da anni alla guida della così detta “moda veloce”, con il brand Zara ha avviato, tra i vari cambiamenti e innovazioni già in corso, un graduale percorso di riduzione delle emissioni degli scontrini.
Per l’utente? Meno pensieri su cambi e resi
Sfruttando l’applicazione mobile del brand, chi acquista in negozio, ma ha un account e l’app di Zara - attraverso il quale è possibile effettuare acquisti on-line - può infatti ricevere uno scontrino digitale. Per l’utente? Meno pensieri su cambi e resi, lo scontrino è sempre registrato, e uno storico degli acquisti. Per il brand? Riduzione di carta e di costi, semplificazione e digitalizzazione dei processi e, forse soprattutto, profilazione dell’utente fisico e digitale integrata, nonché conoscenza profonda dei propri clienti per rispondere o creare bisogni sempre più precisi. Per chi non ha l’app? L’esperienza di acquisto non cambia.
Gestire il rischio significa anche avviare percorsi di transizione graduali
La riflessione, da parte di chi si occupa della gestione dei rischi, è che gestire il rischio significa anche avviare percorsi di transizione graduali, compatibili con l’attuale livello dell’organizzazione aziendale ma, allo stesso tempo, visionari rispetto al futuro. Gestire il rischio significa gestire la continuità, tecnologica, organizzativa, gestionale, culturale e introdurre, alle volte con coraggio e in contro-tendenza, modelli nuovi anche discontinui rispetto al passato.
Qualche anno fa si parlava di una massiccia riduzione del numero degli store dovuto all’incremento dell’on-line, anche come risposta ad una necessaria riduzione dei costi, oggi invece assistiamo piuttosto ad un progressivo ripensamento alla gestione dei processi e allineamento tra i bisogni e le esigenze del mondo fisico con quello digitale, oramai inscindibili.
Think Thank Rischi e Scenari Secursat - Maura Mormile