Che cosa succede nel mondo?
Lo sguardo di Secursat sugli scenari globali
Secursat considera l’ambito della sicurezza nella sua complessità, studiandola anche dal punto di vista geopolitico. Gli eventi che si verificano nel mondo, infatti, indipendentemente dalla loro natura, non possono essere letti come accadimenti isolati, legati solo al paese in cui avvengono, ma devono essere interpretati con la consapevolezza che la maggior parte di essi producono effetti in varie parti del mondo, influenzando anche le dinamiche economico- aziendali.
Il seguente Report presenta una panoramica dei più recenti eventi di politica internazionale, concentrandosi su ciò che ha influenzato in modo particolare gli equilibri transnazionali. Di seguito vengono messe in luce le principali dinamiche degli avvenimenti accaduti in Corea del Nord e in Siria tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio 2022.
Nel primo caso si studiano i test missilistici che la Corea del Nord ha messo a punto, provocando preoccupazioni e reazioni negative nei confronti dei paesi con cui confina. Nel secondo caso si approfondiscono le dinamiche relative all’uccisione del più recente leader dell’ISIS, morto a seguito di una operazione di antiterrorismo da parte delle squadre speciali americane.
Corea del Nord
Il più grande test missilistico dal 2017
Il 30 gennaio il Consiglio di Sicurezza Nazionale della Corea del Sud ha rilevato quello che riteneva essere il lancio del più grande missile testato dal suo vicino settentrionale dal 2017. La Corea del Sud crede che il test coinvolgesse un missile balistico a raggio intermedio chiamato “Hwasong-12” (IRBM), che ha volato per 30 minuti coprendo oltre ottocento chilometri prima di atterrare nel Mar del Giappone. Questo lancio ha segnato il settimo test condotto dalla Corea del Nord dall'inizio dell'anno. Il presidente sudcoreano Moon Jae-in ha descritto la situazione come paragonabile all'apice delle tensioni nel 2017. A quel tempo, il Nord condusse diversi test nucleari e lanciò missili che sorvolarono il Giappone e furono in grado di colpire gli Stati Uniti continentali. Il Giappone ha condannato il recente lancio descrivendolo come "una minaccia per il paese, la regione e la comunità internazionale". All'inizio di febbraio 2022, gli Stati Uniti hanno imposto ulteriori sanzioni alla Corea del Nord e hanno invitato Pyongyang ad astenersi da ulteriori atti destabilizzanti. La Cina ha anche chiesto l’applicazione di una soluzione politica.
I test indicano che la Corea del Nord sta aumentando la sua capacità missilistica e i livelli di deterrenza, muovendosi verso lo sviluppo di armi in grado di sconfiggere i sistemi di difesa statunitensi e giapponesi, sempre più avanzati, schierati nella regione.
Siria
Il leader dell'ISIS Abu Ibrahim al-Qurayshi, ucciso nel nord della Siria
Il leader dell’ISIS, Abu Ibrahim al-Qurayshi, è morto durante un raid statunitense vicino ad Atmeh, nel nord ovest della Siria. Prima che le forze speciali statunitensi fossero in grado di arrestarlo, Qurayshi si è suicidato facendosi esplodere con una bomba, che ha provocato la sua morte e quella di alcuni membri della sua famiglia, oltre che di donne e bambini presenti nelle vicinanze. L'operazione, che era stata pianificata già dall'inizio di dicembre 2021 dagli Stati Uniti, è stata considerata un successo dagli specialisti di politica estera degli Stati Uniti, in quanto è probabile che l'ISIS risulti gravemente danneggiato dalla morte del suo leader.
Abu Ibrahim al-Qurayshi è salito al potere dopo essere succeduto ad al-Baghdadi, ma è rimasto per la maggior parte del tempo nell'ombra. La morte di al-Qurayshi è la seconda morte di un leader dell'ISIS negli ultimi due anni, e potrebbe causare un'altra grave battuta d'arresto nei confronti del gruppo estremista jihadista, quasi tre anni dopo lo smantellamento del loro autoproclamato Califfato. Nonostante queste battute d'arresto, il gruppo terroristico rimane una grave minaccia nella regione.
Anche se l'ISIS non ha più la capacità di controllare il territorio, dispone ancora dei mezzi per condurre operazioni militari opportunistiche di successo sia in Siria che in Iraq, ne è un esempio l'attacco al carcere avvenuto a fine gennaio scorso nel nord-est della Siria, che ha provocato la morte di centinaia di persone. Pertanto, mentre le vittorie tattiche, come l'operazione nei confronti di Abu Ibrahim al-Qurayshi sono senza dubbio battute d'arresto per tali gruppi, non sono sufficienti per sconfiggere l'ISIS o il più ampio spettro del terrorismo islamista.