Quando il dato parla e noi lo ignoriamo
Sicurezza e dati non sono un paradigma impossibile
L’importanza dei dati è ormai un tema ampiamente diffuso, tuttavia, per chi si occupa di gestire gli scenari di rischio la vera sfida è «far parlare il dato» e soprattutto quelli che oggi vengono ancora ignorati. L’integrazione, la correlazione e l’interpretazione dei dati sono condizioni essenziali per ottenere una visione completa di ciò che accade all’interno dei processi aziendali e questo può incrementare la capacità di anticipare gli scenari e gestire i rischi. Al di là delle strategie «Data-Driven» che oggi guidano le funzioni aziendali a diversi livelli, esistono ancora dati grezzi che possono essere trasformati in informazioni strategiche soprattutto se compresi e gestiti.
Accade frequentemente, infatti, che le potenzialità dei dati vengano ancora sottovalutate. Ad esempio i vari software di security e gli apparati tecnologici in campo raccolgono al loro interno una serie di informazioni che spesso non vengono analizzate, rinunciando alla possibilità di creare attraverso una governance tecnologica, percorsi di manutenzione remota e processi rivolti anche alla sostenibilità aziendale. Ignorare tali dati impedisce l’approfondimento di processi aziendali che possono essere compresi meglio, integrati e/o modificati per raggiungere il massimo risultato, e quindi perdita di controllo e di piena capacità di gestione dei processi. Sicurezza e dati, dunque, non sono un paradigma impossibile, ma devono essere interpretati alla luce di un processo integrato per poter gestire i rischi e costruire modelli di protezione a 360°.