Arte e sicurezza: il progetto per Fondazione Asti Musei

Secursat e la Fondazione Palazzo Mazzetti – la sicurezza per la salvaguardia del patrimonio artistico astigiano

Palazzo Mazzetti è la più bella dimora signorile del Settecento ad Asti. Situato nel centro antico, lungo corso Alfieri, la strada Maestra di epoca medievale, l’edificio si colloca al centro di un percorso di grande fascino, che racconta la città e il territorio su base tematica attraverso siti di interesse storico-artistico. Acquistato nel 2000 dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, con l'obiettivo di creare un importante polo di attrazione culturale, il palazzo è stato restituito alla città nel dicembre del 2011, completamente recuperato e con un rinnovato allestimento delle collezioni civiche e degli ambienti per mostre temporanee. Percorrendo l'edificio, dal piano sotterraneo fino all'ultimo piano, si possono cogliere elementi significativi di vicende storiche e costruttive e, attraverso l'allestimento museale, comprendere il formarsi delle collezioni dagli ultimi anni dell'ottocento fino ad oggi. 

Nelle sale del piano nobile, caratterizzate dalla raffinata decorazione barocca, sono esposti dipinti antichi e moderni, arredi e importanti collezioni otto e novecentesche. Al secondo piano le collezioni di pittura e scultura dell’Ottocento e del Novecento documentano la storia figurativa astigiana (come la ricca raccolta di opere di Michelangelo Pittatore) e gli eventi culturali importanti di Asti: dalle rassegne artistiche novecentesche.

Ogni anno Palazzo Mazzetti è impegnata nella progettazione e realizzazione di mostre d’arte anche a carattere internazionale, dedicate ai Maestri  dell’Ottocento e Novecento italiani, ai temi dell’archeologia (Etruschi. L’ideale eroico e il vino lucente, 2012; Alle origini del gusto: il cibo a Pompei e nell’Italia antica,  2015), alle arti decorative (Gioielli fantasia. Sogni americani, in collaborazione con la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, 2016), alla valorizzazione del patrimonio artistico del territorio e alla storia contemporanea (Aleppo. Come è stata uccisa una città a cura di Domenico Quirico). 

È all’interno di questa cornice che Secursat ha realizzato un progetto di adeguamento degli attuali impianti di sicurezza, per innovarli e, grazie alle nuove tecnologie, fornire strumenti adeguati ed efficienti per la gestione ed il controllo del Palazzo e dei suoi tesori d’arte. L’impegno è rivolto al rispetto degli standard qualitativi di security e privacy definiti e certificati per la gestione e tutela delle opere d’arte che si traducono in un miglioramento della governance della Fondazione ed in un risparmio dei costi di gestione derivante anche da una minore probabilità di danneggiamenti. Accorgimenti che quasi richiamano quella natura di “casaforte” medievale sul cui sito fu costruito l’attuale Palazzo Mazzetti. 

Un nuovo approccio alla sicurezza voluto da Fondazione Cassa di Risparmio di Asti e Fondazione Palazzo Mazzetti,  realizzato da Secursat secondo i meccanismi di sicurezza integrata per garantire la security del luogo, delle opere e delle persone, nel rispetto degli impianti esistenti. Una sicurezza poco invasiva, discreta, rispettosa della cura del dettaglio, delle sale e della varietà delle esposizioni. Per dimostrare come l’evoluzione della sicurezza e della sua concezione, con sempre maggiore frequenza, diventa oggetto di interesse per aziende ed istituzioni ed uno dei punti cardine attorno al quale ruotano la costruzione di un’immagine solida, una reputazione affidabile e la fruibilità dei luoghi pubblici e privati. 

Un impegno ed un servizio che per Secursat significano consolidare la propria presenza nel comune piemontese, avendo cura delle bellezze e dei beni del territorio, e raccogliere la sfida di essere capace di rivolgersi alle esigenze e peculiarità delle realtà più diverse tra loro per fare della sicurezza non uno standard comune ma costruito, di volta in volta, sulle necessità del cliente. 

 

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